morfologia

Cenni di morfologia e atteggiamento

Non viene qui presa in considerazione la morfologia specifica di determinate specie, il che richiederebbe notevolissimo spazio e impegno, si sottolineano soltanto alcuni caratteri generali suscettibili di indirizzarci con una certa sicurezza alle classi di età dei soggetti che andiamo ad osservare. Tali osservazioni si possono proficuamente integrare con quelle sull'atteggiamento del soggetto. Il primo e più banale esempio siamo noi stessi : andiamo a distinguere il "bambino" dall' "adulto" e dal "vecchio". Indubbiamente, nel far ciò, osserviamo caratteri esteriori che ci facilitano nella determinazione: la minore statura, la pelle vellutata, il torace poco sviluppato del bambino ce lo faranno distinguere dall'adulto con presenza di barba, aspetto più longilineo, torace più sviluppato e meglio ancora dal vecchio canuto, la pelle grinzosa, le spalle cadenti. L'osservazione dell'atteggiamento ci confermerà la nostra convinzione: disattento e precipitoso il bambino, sicuro ed efficiente l'adulto, incerto e lento l'anziano. Notiamo che caratteristiche di questo tipo, con i dovuti distinguo, sono riscontrabili in tutto il mondo animale così come i casi anomali che talora riscontriamo nell'umano. Il supporto grafico sicuramente gioverà alla miglior comprensione delle differenze che andiamo a notare.

In questa immagine vediamo una lepre alpina in abito estivo, l'orecchio più corto di quello della comune ci aiuta a identificarla. Il pelame è rassettato e quindi non si tratta di individuo particolarmente giovane. Un altro particolare è la dimensione dell'occhio che nell'adulto risulta proporzionalmente più piccolo per effetto dell'abbassamento dell'arcata oculare. In questo cucciolo di lepre comune l'orecchio deve ancora svilupparsi, le arcate oculari sono aperte, il pelame è scomposto.

 

 

Pure nei nidiacei notiamo la scompostezza delle penne. In primo piano, l'adulto. Curando l'igiene e l'aspetto questo forcello non riesce comunque a nascondere la giovane età.
In talune specie sono particolarmente accentuate le caratteristiche mimetiche e questo ci permette di stabilirne agevolmente l'età immatura. Nella femmina in età avanzata, notiamo anche in questa specie l'orecchio più allungato. In questa specie, una femmina con le mammelle evidenti è sicuramente adulta. Il piccolo, sino all'autunno, potrà essere distinto dall'assenza del "callo peloso" ai garretti. La femmina lo aiuta a rassettare il pelo.
Questo giovane maschio "bottone", in questa posizione, potrebbe sembrare una femmina "cornuta". A trarci d'impaccio sarà la maschera facciale poiché le "false corna" si sviluppano nella maturità. Un altro soggetto, "spiesser" della stessa età, con ornamento mediocre. Purnonostante, l'anno seguente potrebbe essere un "sechser".
Questo soggetto presenta la "macchia del muflone" e quindi, per quanto adulto, possiamo ritenere non sia in età avanzata. Notiamo come il collo sia ancora abbastanza sottile e il ventre sia moderatamente marcato. Si potrebbe dire : com'era tre anni prima. Qui si evidenzia ancora la diversa ampiezza dell'occhio.
Si diceva dell'atteggiamento. In questo caso la sottomissione al maschio dominante. Pur se in grigio, distinguiamo la varietà del mantello nel capretto.
Un bell'esemplare adulto ..... .......e.......suo nonno .
Sembra che lo rimproveri. Mentre quest'altro, più giovane, ha altre mire.......
A certe regole non sfuggono nemmeno i cinghiali........ ....come si può vedere