Egregio Assessore Marsilio,
 

in data 13 agosto 2006 il Gazzettino ha pubblicato i dati relativi ai risultati venatori della stagione 2003-2004 riferiti ai distretti venatori della regione FVG.

Ritengo che da questi, così come esposti, il grosso pubblico possa trarre erroneamente indicazioni positive.
Io, beninteso non solo io, leggo la situazione in modo diverso.
 

Nei distretti Carso, Tarvisiano, Collio, 68-64-61 cacciatori su cento hanno effettuato degli abbattimenti di ungulati.
Fisiologicamente, perchè dediti diversamente taluni cacciatori (piccola selvaggina), posso ritenere congrua tale percentuale.

Diverso il caso negli altri distretti. I risultati delle Valli, delle Prealpi, della Carnia, indicano che 58-52-51 cacciatori su cento hanno avuto occasione di appropriarsi di un ungulato.

Beninteso, queste aree godono comunque di territori vocati agli ungulati. Lo sa bene Lei, lo intuisce chiunque. Di "piccola selvaggina", in queste aree, non è il caso di parlarne.

Ma sono i risultati dei Colli e della Pedemontana che dimostrano indiscutibilmente, con i loro 34-33 cacciatori su cento,  come la situazione sia tutt'altro che rosea.

Pure queste aree godono di territori vocati agli ungulati e senza dubbio alcuno, i numeri evidenziano il fallimento sotto il  corretto profilo gestionale.
Non si dica e non si voglia, da Lei o chiunque altri, far intendere che qui i cacciatori siano dediti alle cavallette o alle farfalle.

Vede, Assessore, non basta fondere nei dati di distretto i risultati di riserve dedite alla selezione con quelli  delle riserve dedite alla seguita. Certe opportunità hanno la coda lunga e non la si può... lasciare inaccortamente scoperta.
 

Lei potrebbe più opportunamente fondere (non capisco perchè non glielo abbiano suggerito i suoi ineffabili consiglieri personali) i complessivi dati regionali, certo di miglior riuscita.
 

Oltretutto, verrebbe "casualmente" celato al grosso pubblico il risultato estremamente positivo realizzato dalla Laguna.

E non mi dica che le sorti dei distretti di più bassa redditività - assoluta oltrechè personale- verranno certamente risollevate dalla fruizione dei cinghialodromi. Questi, con la caccia, non hanno nulla a che vedere. Con i politici, si.

Analizzi pure, la colonna aggiunta a destra.

Livio Penco